San Martino si avvicina e la festa non può che essere una scusa per fare un pieno di dolci tipici. Quelli siciliani non sono pochi, ma vale la pena approfondirli a pochi giorni dalla ricorrenza che è simbolicamente associata alla maturazione del vino nuovo.
E, difatti, alcuni dei dolci tipici di San Martino sono pensati per l’inzuppo, o comunque per essere accompagnati dal vino novello. Curiosi di conoscere i più golosi? Continuate a leggere!
Dolci siciliani di San Martino
Cosa si prepara per San Martino? In Sicilia grande spazio viene riservato ai dolci che, come vedrete, meritano assolutamente di essere assaggiati. Tra biscotti e frittelle, sfinci e soffici brioche troverete di sicuro ciò che possa fare per voi.
Leggi: San Martino, i migliori vini rossi siciliani da abbinare alle castagne
Biscotti di San Martino
Foto | Facebook Palermo 360 per Vincenzo Figuccia
I biscotti di San Martino sono tra i dolci siciliani da gustare l’11 novembre. Contrariamente a quanto possa suggerire il loro aspetto non sono morbidi, ma risultano croccanti – poco male, dato che andranno inzuppati nel vino - nonostante estremamente profumati per via dell’anice presente al loro interno.
Ingredienti
- 460 g di farina
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito di birra secco
- 1/2 tazza di acqua tiepida
- 10 cucchiai di olio di semi o 11 di burro
- 100 g di zucchero
- 1 cucchiaio di semi di finocchio o anice
- 1 cucchiaino di cannella
Preparazione
- Fate sciogliere il lievito nell'acqua con un cucchiaino di zucchero. Fatelo riposare per 10 minuti. Unite in una ciotola la farina, l’olio o il burro fuso, lo zucchero e i semi di anice o finocchio. Mescolate bene, quindi unite l'acqua con il lievito e impastate ancora fino a quando non si sarà amalgamato bene il tutto.
- Versate l'impasto sul piano di lavoro e lavoratelo ancora con le mani. Copritelo e lasciatelo lievitare per 45 minuti. Mentre l'impasto riposa, riscaldare il forno a 190 °C. Foderate delle teglie per biscotti con carta da forno.
- Tagliate l'impasto ricavando 18 pezzi uguali da circa 50 grammi ciascuno. Arrotolate ogni pezzo ottenendo una striscia lunga e modellatela a forma di chiocciola. Trasferitela sulle teglie preparate in precedenza e continuate fino ad esaurimento dell’impasto.
- Fate cuocere per circa 10-15 minuti, o fino a quando i biscotti di San Martino non saranno ben dorati.
Frittelle di San Martino siciliane
Per la ricetta di queste frittelle ci affidiamo ad una siciliana doc, M. Cheffa. Sua è questa prelibatezza che ci consente di gustare dei dolci tipici di San Martino difficili da dimenticare.
Ingredienti
- 250 g farina di grano duro
- 250 ml acqua tiepida
- 2 g lievito di birra secco
- 30 g uvetta
- 2 cucchiai semi di finocchio
- 1 pizzico sale
- Zucchero qb
- Olio di semi di arachide
Preparazione
- Mettete l’uvetta in ammollo in acqua fredda per circa10 minuti. Fate sciogliete il lievito di birra in poca acqua unendo anche un pizzico di zucchero.
- Trasferite sulla farina, unite il sale e lavorate bene con un cucchiaio. L’impasto da ottenere risulterà abbastanza morbido e fluido, appiccicoso, ma non temete.
- Aggiungete a questo punto l’uvetta strizzata ed i semi di finocchio. Mescolate e fate lievitare, coperto, per circa 3 ore e mezza. Mettete a scaldare abbondante olio di semi d’arachide in una pentola capiente e dai bordi alti.
- Una volta caldo, fate cadere delle cucchiaiate di impasto all’interno e fatele friggere fino a doratura. Scolate le frittelle siciliane di San Martino su carta assorbente e passatele subito nello zucchero. Gustatele tiepide.
Sfinci di San Martino
Foto | Facebook Maria Lauro
La ricetta siciliana degli sfinci di San Martino ci regala un dolce fritto a base di patate e poco altro data la sua antica e umile origine. Ma non fatevi ingannare dalle premesse, si tratta di frittelle soffici e piacevolmente dolci di fronte alle quali è impossibile resistere.
Ingredienti
- 500 g di farina
- 25 g lievito di birra fresco
- 250 g patate lessate
- 170 ml latte tiepido
- 50 ml Marsala
- 1 cucchiaio colmo di zucchero o
- Scorza grattugiata di arancia e limone
- Olio per friggere
Preparazione
- Fate sciogliere il lievito di birra fresco nel latte tiepido. Nel frattempo setacciate la farina e unite le patate passate con lo schiacciapatate. Unite il lievito sciolto nel latte, il Marsala, il sale e la scorza degli agrumi. Impastate a lungo con le mani fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo.
- Copritelo e fatelo lievitare per circa due ore. Una volta comparse in superficie delle bolle, versate l’olio in una pentola dai bordi alti in modo che le frittelle possano galleggiarvi bene. Prelevate poco impasto per volta e adagiatelo nella pentola.
- Quindi fatelo friggere fino a doratura. Scolate gli sfinci di San Martino con una schiumarola e poi su un piatto rivestito di carta assorbente. Spolverateli a piacere con zucchero semolato misto a cannella.
Biscotti di San martino morbidi con uvetta
Dei biscotti citati in apertura esiste anche la versione morbida e arricchita con uvetta. Per prepararla serviranno:
Ingredienti
- 500 g di farina
- 125 gr di zucchero
- 20 gr di lievito di birra fresco
- 150 gr di latte
- 100 gr di burro
- Uvetta qb
- 1 tuorlo
Preparazione
- Fate scaldare il latte, unite lo zucchero e il lievito e impastate aggiungendo il burro morbido a cubetti e successivamente la farina. Ottenuta una palla, mettetela a riposare per circa 2 ore fino al suo raddoppio.
- Unite adesso l’uvetta e incorporatela perfettamente. Ricavate delle porzioni di uguale peso alle quali dare la forma di strisce e poi di chiocciole.
- Spennellatene a piacere la superficie con un uovo sbattuto e fate cuocere in forno caldo a 170 gradi per circa 20 minuti. Sfornate i biscotti di San martino morbidi con uvetta, fateli intiepidire, quindi gustateli.
Cosa si mangia a San Martino in Sicilia?
Si può dire che non vi siano ricette salate tipiche o piatti riconducibili esclusivamente alla Festa. San Martino è per molti una buona scusa per fare scorpacciate di caldarroste e grandi bevute di vino novello. Da accompagnare al massimo con pane casareccio, salumi e formaggi tipici, ma anche dall’olio appena fatto e dalle olive, che sono nel loro pieno periodo di raccolta.